APPROCCIO INTEGRATO AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

L’obesità e  le patologie direttamente ad essa riconducibili hanno raggiunto stime allarmistiche nei paesi occidentali, una vera e propria “globesity” per utilizzare un neologismo anglo sassone che esprime ottimamente il fenomeno. Sovrappeso e obesità rappresentano un’alterazione complessa dovuta a fattori genetici, ambientali, socio-culturali e personali di un individuo. Una modifica nel bilancio energetico dovuta ad un’iperalimentazione associata ad una ridotta attività fisica attesta la condizione propria dello stile di vita dei paesi industrializzati.

 

L’approccio classico al trattamento del sovrappeso e obesità

 

L’approccio terapeutico al problema dell’obesità è stato per lo più basato su prescrizione di programmi di restrizione dietetica finalizzati alla perdita di peso riducendo l’apporto calorico. Nelle prime fasi di un simile trattamento si assiste a una perdita di ponderale di peso facilmente raggiungibile, indistintamente dalla dieta applicata (dovuta soprattutto a perdita di liquidi a seguito dell’effetto drenante di questo tipo di regimi alimentari). Il problema insorge nella fase successiva, quella del mantenimento a lungo termine del peso perduto, in cui per la maggior parte dei casi si riprende invece il peso iniziale. Sostenere una dieta a restrizione calorica origina di per sé una condizione di stress per l’organismo, che implica l’attivazione di un complesso processo a catena neuro-endocrino-metabolico, da cui scaturiscono una serie di input d’allarme di deficit energetico. Uno di questi è la sensazione comune della fame. A questo punto si possono verificare perturbamenti psicoemotivi, quali ansia, ostilità, rabbia, irritabilità, così come abbassamento dell’umore, spesso associati a disturbi del comportamento alimentare di fame emotiva che può assumere la connotazione, a sua volta, di fame compulsiva in episodi di Craving (stimolo incontrollato verso il cibo) o atteggiamenti bulimici (anoressia e bulimia) o di Binge Eating Disorders (abbuffata di cibo incontrollata).

 

Studi recenti hanno evidenziato con forza che un’alterazione funzionale dopaminergica, ovvero dei meccanismi neurochimici di gratificazione naturale, tra cui quelli legati al cibo, sia alla base dei fenomeni di dipendenza dall’abuso di sostanze, ma anche con molta probabilità dello sviluppo dell’obesità, (cibo come droga). I sistemi di regolazione dei comportamenti alimentari, la cui alterazione è causa di anomalie nella condotta alimentare nonché dell’aumento del peso., sono strettamente connessi con le emozioni tramite sistemi neurochimici cerebrali che controllano ad esempio la motivazione e la gratificazione e con quelli neuro-ormonali che mediano lo stress acuto e cronico. Pertanto lo stress ha un alta incidenza nell’alterazione dei segnali neurochimici della sensazione di fame o sazietà, indici di riferimento nell’assunzione o inibizione di cibo, che automaticamente favorisce la ricerca di cibi calorici altamente gratificanti, per compensare la secrezione dopaminergica (circuito del piacere endogeno) inibita dallo stress, con conseguenze depressive per il metabolismo basale. Il famoso circolo vizioso che fa insorgere la fase di frustrazione, in cui dopo la fase iniziale di calo ponderale fisiologico del peso, dovuto al drenaggio della restrizione calorica, ci si stabilizza nel peso raggiunto, per poi abbandonare spesso il terapeuta, e ritrovarsi fuori controllo. Ciò porta inequivocabilmente ad un progressivo incremento ponderale. In definitiva, nessun trattamento prescrittivo dietoterapico e/o farmacologico, può da solo essere efficace nella riduzione stabile del peso nell’individuo obeso, se contemporaneamente non si attua una modifica nel comportamento alimentare e nel proprio stile di vita.

 

 

 

Pertanto un programma basato sulla dieta equilibrata e individualizzata, con adeguato sostegno psico-emotivo, va integrata con sistemi di biomodulazione del sistema di regolazione dei processi di assunzione del cibo. Attualmente la Stimolazione Auricolare (Auricoloterapia), effettuata da operatori esperti, è risultata da comprovati studi e ricerche medico scientifiche, capace di favorire, nel soggetto in soprappeso e /o obeso, sia il calo ponderale che il mantenimento del peso raggiunto.

Ologramma auricolare del feto umano

Il programma integrale biomwell

 

Il programma per la perdita ed il mantenimento del peso proposto prevede un’assistenza durante tutto il periodo del trattamento che sarà appunto di tipo integrato e assolutamente individualizzato, prevedendo l’associazione bio-dietetico-nutrizionale, il supporto psicoemotivo (con tecniche di gestione dello stress emotivo) all'azione di bio-rimodulazione della riflessologia auricolare, la cromoterapia  e sessioni individuali di mindfulness su:

 

  • vari disturbi del comportamento alimentare, agendo sugli aspetti neuro-emozionali che si accompagnano alla restrizione calorica
  • sensazioni biologiche di fame e sazietà
  • regolazione del metabolismo

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